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Ecografia
Immagine ecografica secondo il Metodo di Graf

PERCHÉ È IMPORTANTE:

L’ecografia è l’unico esame che permette la diagnosi precoce della displasia dell’anca.

Nei neonati e nei primi mesi di vita, le strutture dell’anca sono formate prevalentemente da cartilagine che con la crescita tende ad ossificarsi. L’ecografia è un esame che sfrutta gli ultrasuoni che sono in grado di superare i tessuti molli e la cartilagine, ma non l’osso. Quindi la sua utilità è massima dalla nascita e nei primi mesi di vita (indicativamente 6-8 mesi), dopo perde di efficacia per il normale cambiamento anatomico.

Il metodo di Graf fornisce delle regole che standardizzano l’esecuzione dell’ecografia il che riduce il rischio di errore nella diagnosi.

Se ben eseguito, quindi, permette di avere delle immagini valutabili da chiunque conosca il metodo.

Va detto che in letteratura sono descritti anche altri metodi ma sono poco utilizzati in quanto hanno meno supporto scientifico rispetto al metodo di Graf.

CHI SOTTOPORRE ALL’ECOGRAFIA DELLE ANCHE:

La società italiana di ortopedia pediatrica, la società italiana di pediatria e la società italiana di radiologia raccomandano di eseguire l’ecografia delle anche a tutti i neonati. Questo perché il rapporto rischio/beneficio è fortemente a favore del beneficio.

L’ecografia, infatti, non è un esame invasivo (ad esempio non espone a radiazioni ionizzanti) ed è di basso costo.

QUANDO FARLA?

  • Prima della dimissione dalla neonatologia: in caso di “scatto” o positività alla manovra di Ortolani/Barlow
  • Entro le 4-6 settimane di vita in tutti gli altri casi
  • Ed i nati prematuri? Non ci sono linee guida a riguardo. Occorre valutare caso per caso.

CHI NON SOTTOPORRE ALLA ECOGRAFIA:

Quando le strutture dell’anca sono ormai ossificate e bloccano gli ultrasuoni. Tuttavia, questo momento è variabile da bambino e bambino e non è possibile stabilire un’età esatta. Generalmente il limite viene posto tra i 6 e gli 8 mesi.

IL METODO DI GRAF STANDARIZZA I MOMENTI PRINCIPALI DELL’ESECUZIONE DELL’ESAME:

  1. Dotazione tecnica: sonda lineare;
  2. Posizione del bambino ed ambiente: deve essere posizionato, prima sul lato sinistro e poi sul lato destro, all’interno di un apposito supporto (non può essere fatto sulle braccia della mamma). L’ambiente deve essere confortevole, il bambino deve essere tranquillo (non deve essere affamato, la mamma deve essere vicino
  3. Immagine: è indispensabile che le immagini rispettino le due checklist di Graf (figura)
  4. Refertazione: deve riportare una descrizione della morfologia, il valore di due angoli, l’alfa ed il beta. L’insieme di queste cose permette la tipizzazione secondo Graf
  5. Allegati: è importante che insieme al referto ci siano almeno due immagini per ciascuna anca

LA TIPIZZAZIONE:

Il metodo di Graf prevede la classificazione, o tipizzazione per rimanere fedeli all’autore, in 4 tipi principali I, II, III e IV dei quali i primi 3 suddivisi in sottotipi.

Tipo I (Ia e Ib): anche mature

Tipo II: da immaturità a displasia grave ma le anche sono centrate (immaturità/displasia senza lussazione)

  • IIa+: immaturità compatibile con l’età (non patologica)
  • IIa-: maturazione in ritardo per l’età (patologica)
  • IIb: displasia lieve
  • IIc: displasia grave

Tipo D, III e IV: anche decentrate (displasia con lussazione)

La corretta tipizzazione è importante perché permette di dare informazioni prognostiche ed indicazioni per il trattamento.

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