PERCHÉ È IMPORTANTE:
La radiografia sfrutta i raggi X che, a differenza degli ultrasuoni utilizzati nell’ecografia, hanno la capacità di oltrepassare l’osso. Pertanto, la radiografia permette di ottenere delle informazioni sulle strutture ossee che formano l’anca che non si potrebbero avere con l’ecografia.
A causa dei raggi X, spesso, la radiografia spaventa i genitori. Tuttavia, grazie al progresso tecnologico e con i nuovi protocolli l’esposizione radiogena è estremamente bassa e, se l’indicazione all’esecuzione di una radiografia è ben ponderata, il beneficio supera il rischio.
CHI SOTTOPORRE ALLA RADIOGRAFIA?
La decisione spetta sempre al medico che ha in cura il paziente. In generale si ricorre alla radiografia per tre motivi:
- Fare diagnosi: come già detto il gold standard per la diagnosi precoce della displasia delle anche è l’ecografia. Tuttavia, in presenza di un dubbio clinico in un bambino più grande (indicativamente dopo i 6 – 8 mesi di vita) non sottoposto ad uno screening ecografico, la radiografia riveste ancora un ruolo fondamentale per la diagnosi;
- Controlli durante o dopo il trattamento: la radiografia può essere utilizzata durante o al termine del trattamento per valutare le strutture ossee, per le quali l’ecografia non è efficace. È possibile che vengano impostati controlli periodici in base all’andamento del quadro radiografico (ad esempio ad un 1 anno e mezzo poi a 3 anni ed a 6 anni);
- Programma pre-operatorio.
CHI NON SOTTOPORRE ALLA RADIOGRAFIA:
Salvo casi particolari la cui indicazione spetta al chirurgico che ha in cura il bambino, la radiografia non trova indicazione nei bambini più piccoli di 6 mesi. Questo perché le strutture che formano l’anca sono composte prevalentemente da cartilagine e sono poche ossificate.
INFORMAZIONI CHE SI OTTENGONO DALLA RADIOGRAFIA:
Le principali informazioni che vengono ricercate sulla radiografia del bacino per la displasia dell’anca sono:
- Rapporti articolari: si controlla il rapporto tra l’acetabolo e la testa femorale. Tramite il grafico di Ombredanne è possibile tipizzare l’anca secondo la classificazione dell’Internation Hip Dysplasia Institute in 4 tipi (1: normale fino al 4: lussazione alta)
- Indice acetabolare: è il parametro radiografico che permette di verificare e quantificare una displasia acetabolare
- Nuclei cefalici del femore: permette di escludere la necrosi avascolare della testa femorale, un possibile complicanza della displasia dell’anca
KEY POINT:
- L’ecografia delle anche e la radiografia del bacino e delle anche sono esami complementari. Uno non esclude l’altro ma si completano a vicenda fornendo informazioni diverse;
- È poco utile nei bambini più piccoli, salvo casi particolari
- È molto utile per il follow-up dopo il trattamento o per lo studio pre-operatorio