DIAGNOSI:
La diagnosi è solitamente clinica al momento della nascita o in controlli successivi. La cosa più importante è fare la diagnosi differenziale con un piede torto congenito “vero”. Come già detto, il metatarso varo si caratterizza per una deviazione mediale dell’avampiede rispetto al retropiede, cioè la punta delle dita guardano verso l’interno. Altre caratteristiche includono la prominenza della base del 5° metatarsale, un retropiede da neutro a leggermente valgo, ed in alcuni casi la presenza di una piega mediale. L’assenza delle altre deformità tipiche del piede torto congenito “vero”, in particolare il corretto allineamento del calcano e l’assenza dell’equino (la caviglia è morbida e può essere dorsiflessa normalmente) permettono la diagnosi differenziale con il piede torto congenito vero.
La visita permette, inoltre, di classificare il metatarso varo in tre gradi secondo la classificazione di Beck a seconda di dove cade la bisettrice del calcagno:
- Piede normale: la linea della bisettrice del calcagno passa attraverso lo spazio tra il 3° dito del piede
- Metatarso Varo Lieve la bisettrice passa attraverso il l 3° dito del piede
- Metatarso Varo Moderato: la bisettrice passa attraverso lo spazio tra il 3° e 4° dito del piede
- Metatarso Varo Grave: la bisettrice passa attraverso lo spazio tra il 4° e 5° dito del piede
È possibile, inoltre, valutare il gradi di rigidità e di riducibilità alle prove passive di correzione mantenendo il calcagno in posizione corretta e cercando di riportare l’avampiede in posizione corretta:
- Flessibile: il piede è morbido e l’avampiede può essere riportato oltre la linea mediana del piede;
- Semi-flessibile: l’avampiede può essere portato fino alla linea mediane del piede ma non oltre;
- Rigido: il piede è rigido e la deformità non si corregge completamente.