TRATTAMENTO:
L’obiettivo del trattamento delle sinostosi tarsali è quello di ottenere un piede non doloroso con una biomeccanica funzionale alla deambulazione.
Trattamento conservativo:
Le sinostosi tarsali asintomatiche diagnostiche in maniera accidentale (es. radiografia fatta in seguito ad un trauma) non richiedono un trattamento.
Quando la sinostosi tarsale diventa sintomatica è indicato un approccio iniziale non chirurgico mediante la modifica delle attività, in particolari sportive, o mediante l’utilizzo di ortesi o gessi.
Trattamento chirurgico:
L’intervento chirurgico è indicato nei casi in cui l’approccio conservativo non riesce ad alleviare i sintomi.
Le opzioni chirurgiche per la sinostosi tarsali possono essere suddividi in interventi chirurgici di ricostruzione, il cui obiettivo è quello di rimuovere la sinostosi e ridare una forma e una funzionalità il più possibile vicino alla normalità al piede ed interventi chirurgici di salvataggio il cui obiettivo principale è quello di ricreare un piede plantigrado e non doloroso anche sacrificandone parte della sua mobilità. Tra gli interventi di ricostruzione troviamo la resezione della sinostosi che prevede l’asportazione della barra ossea aberrante e l’interposizione di tessuto (es. adiposo) al fine di evitarne la recidiva. Questo intervento è quasi sempre indicato nelle sinostosi calcaneo-scafoidee mentre in quelle astragalo-calcaneari la sua indicazione dipende dal grado di interessamento dell’articolazione sotto-astragalica, da eventuali deformità del piede associate e dalla loro gravità.
L’intervento chirurgico di artrorisi della sottoastragalica può essere indicato per correggere il valgismo del calcagno che persiste dopo la resezione della sinostosi. Nei casi in cui il piede ha delle gravi deformità può essere necessario ricorrere alle osteotomie.
Le artrodesi fanno parte degli interventi chirurgici di salvataggio perché trovano indicazione quando sono falliti o non sono indicati tutti gli altri trattamenti. Prevede il “sacrificio” di una o più articolazioni (artrodesi, infatti, significa fusione chirurgica di un’articolazione) con l’obiettivo di ripristinare la forma plantigrada del piede e togliere il dolore.
PROGNOSI:
La prognosi delle sinostosi tarsali varia da caso a caso. Come già detto, fino a circa il 75% dei casi la sinostosi può essere completamente asintomatica.
Le sinostosi calcaneo-scafoidee sintomatiche richiedono spesso un trattamento chirurgico ricostruttivo ma la prognosi è solitamente buona.
Per le sinostosi astragalo-calcaneari la prognosi varia in base all’entità della superficie astragalica coinvolta e ad eventuali deformità del piede associate.
La complicanza principale dell’intervento chirurgico di resezione della sinostosi è la recidiva della stessao la persistenza della sintomatologia.
Fonti:
- Zaw I, Calder JDF. Tarsal coalitions. Foot Ankle Clin. 2010 Jun; 15(2): pp. 349-64.
- Kothari A, Masquijo J. Surgical treatment of tarsal coalitions in children and adolescents. EFORT Open Rev. 2020 Feb; 5(2): pp. 80-89.
- Moharamzadeh D, De Pellegrin M. Surgical Treatment of Calcaneonavicular and Talocalcaneal Coalitions. Foot Ankle Clin. 2021 Dec; 26(4): pp. 873-901.
- Li S, Myerson MS. Management of Complex Tarsal Coalition in Children. Foot Ankle Clin . 2021 Dec; 26(4): pp. 941-954.